investimenti-40-effettuati-prima-del-30-marzo-le-novita-della-comunicazione-obbligatoria
L’articolo 6, D.L. 39/2024 “Misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all’amministrazione finanziaria”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale alla serie generale n. 75 del 29.3.2024, introduce misure per il monitoraggio degli incentivi Transizione 4.0, con la finalità di tutelare la finanza pubblica.
Per la fruizione dei crediti d’imposta previsti per gli investimenti 4.0 e ricerca e sviluppo che le imprese intendono effettuare dal 30 marzo 2024, occorre non solo comunicare preventivamente l’ammontare complessivo degli investimenti pianificati a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto, la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione, ma anche aggiornare la comunicazione al completamento degli investimenti.
Detto obbligo riguarda anche gli investimenti 4.0 e R&S effettuati dal 1° gennaio al 29 marzo 2024 e gli investimenti 4.0 effettuati nel 2023, i cui crediti maturati non sono stati ancora fruiti.
Novità per Investimenti 4.0 effettuati dal 30 marzo 2024
Per poter beneficiare dei crediti 4.0, la normativa i seguenti oneri documentali:
- indicazione del riferimento normativo dell’agevolazione nella fattura di acquisto e negli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati;
- obbligo di richiesta di perizia tecnica asseverata per investimenti in beni 4.0 per importi superiori a euro 300.000 (dichiarazione resa dal legale rappresentante per importi inferiori a euro 300.000);
- verifica regolarità dei versamenti contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori al momento dell’utilizzo del credito (esempio: richiesta DURC).
A questi adempimenti, il legislatore ne ha aggiunto un altro, ossia quello di inviare preventivamente all’effettuazione degli investimenti la comunicazione preventiva e quella da inviare a completamento degli investimenti effettuati a decorrere dal 30 marzo 2024, dovranno essere inviate telematicamente sulla base del modello adottato con decreto ministeriale del 6 ottobre 2021, che verrà modificato per quel che concerne il contenuto, le modalità e i termini di invio delle comunicazioni con apposito decreto direttoriale del Ministero delle imprese e del made in Italy.
Occorrerà chiarire quali saranno gli effetti connessi al mancato invio della comunicazione aggiornata, dal momento che la fruizione del credito d’imposta nel modello F24, dal tenore letterale della norma sembra essere subordinato alla comunicazione preventiva degli investimenti che le imprese intendono effettuare.
Credito ricerca e sviluppo effettuati dal 30 marzo 2024
Medesimo adempimento deve essere posto in essere dalle imprese per fruire dei crediti d’imposta riconosciuti per investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design, incluse le attività di innovazione tecnologica, finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica .
La comunicazione dovrà essere aggiornata al completamento degli investimenti.
Viene così aggiunto un nuovo adempimento a quelli già previsti ad oggi a tutela della “bontà” degli investimenti effettuati e delle spese ammissibili alle suddette agevolazioni.
Infatti, la norma vigente dispone che al fine di consentire al Ministero dello sviluppo economico di acquisire le informazioni necessarie per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative, le imprese che si avvalgono del credito d’imposta devono inviare al Ministero una comunicazione. Con decreto del 6/10/2021 sono stati definiti il modello, il contenuto, le modalità e i termini di invio della comunicazione in relazione a ciascun periodo agevolabile.
Inoltre, l’utilizzo del credito d'imposta è subordinato al rispetto degli obblighi di certificazione:
a) apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti relativa all’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile;
b) relazione tecnica che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili svolte in ciascun periodo d’imposta in relazione ai singoli progetti o ai sottoprogetti in corso di realizzazione.
Investimenti 4.0 e ricerca & sviluppo effettuati dal 1° gennaio 2024 al 29 marzo 2024
Il nuovo adempimento riguarda anche gli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0 e in attività di ricerca e sviluppo realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al giorno antecedente alla data di entrata in vigore del decreto.
Per detti investimenti, le imprese dovranno inviare esclusivamente la comunicazione al completamento degli investimenti. Le comunicazioni dovranno essere inviate telematicamente sulla base del modello adottato con decreto direttoriale del 6 ottobre 2021, che verrà modificato per quel che concerne il contenuto, le modalità e i termini di invio delle comunicazioni con apposito decreto direttoriale del Ministero delle imprese e del made in Italy
Investimenti 4.0 effettuati nel 2023
Si segnala infine che il suddetto obbligo di comunicazione riguarda anche il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali e immateriali 4.0, relativi all’anno 2023, e non ancora fruiti.
In termini operativi, supponiamo che un’impresa abbia acquistato un bene che sia stato interconnesso al sistema aziendale nel corso del 2023 e che abbia già utilizzato in compensazione in F24 la prima delle tre rate del credito.
Con riferimento agli investimenti 4.0 e ricerca e sviluppo effettuati prima del 30 marzo 2024, per poter utilizzare in compensazione le rate relative al 2024 e 2025 lo stesso dovrà attendere di inviare la comunicazione in questione. Il che, appare evidente, pone il contribuente in una situazione di disagio con riferimento ad un credito acquisito e di fatto non utilizzabile.
A quanto detto si aggiunga che la possibilità di utilizzare in compensazione in F24 il credito d’imposta in questione dovrà fare i conti dal prossimo 1° luglio 2024 con la nuova limitazione alla compensazione dei crediti d’imposta nel modello F24 che opera in presenza di debiti scaduti, iscritti a ruolo o affidati all’agente della riscossione, maggiori di 100.000 euro introdotta dalla legge di Bilancio 2024, limitazione che cessa di applicarsi soltanto a seguito della completa rimozione delle violazioni contestate.
Il che in termini operativi, vuol dire che laddove per “completa rimozione” dovesse intendersi l’integrale assolvimento del debito scaduto, senza che sia sufficiente versare un importo che consenta di rientrare nella nuova soglia di 100.000 euro, allora il contribuente che ha debiti scaduti, iscritti a ruolo o affidati all’agente della riscossione, maggiori di 100.000 euro, potrebbe trovarsi nella situazione di non poter compensare il credito maturato con riferimento ad investimenti effettuati nel 2023.
Fonte: Ipsoa.it