Nuovo Iperammortamento 2026
A partire dal 1° gennaio 2026 entrerà in vigore un nuovo piano di incentivi fiscali per le imprese che investono in beni strumentali, digitalizzazione e sostenibilità. Questo nuovo schema sostituirà i precedenti piani Transizione 4.0 e 5.0 e prevede maggiorazioni fiscali fino al 220% del valore del bene.
Aliquote base dell’iperammortamento
Per i beni strumentali 4.0, le maggiorazioni fiscali saranno:
- 180% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 100% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni
- 50% per investimenti tra 10 e 20 milioni
Queste aliquote consentono risparmi fiscali concreti. Ad esempio, con un’IRES al 24%, la maggiorazione del 180% equivale a un beneficio del 43,2%.
Aliquote potenziate per investimenti “green”
Se l’investimento comporta un efficientamento energetico, si accede a una maggiorazione extra del 40%. Le aliquote diventano così:
- 220% fino a 2,5 milioni
- 140% da 2,5 a 10 milioni
- 90% da 10 a 20 milioni
Il beneficio fiscale massimo, in questo caso, può arrivare fino al 52,8%.
Incentivi anche per fotovoltaico e fonti rinnovabili
Sono ammessi anche gli investimenti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e per lo stoccaggio dell’energia, come i pannelli solari. L’energia deve essere destinata all’autoconsumo.
Requisiti di efficientamento energetico
Per accedere alle aliquote “green” serve:
- 3% di risparmio energetico sui consumi dell’intera azienda oppure
- 5% di risparmio sul processo specifico coinvolto nell’investimento.
Questi requisiti sono gli stessi del Piano Transizione 5.0.
Semplificazioni previste
Vengono confermate due importanti semplificazioni:
- Presunzione di efficientamento se si sostituiscono beni già completamente ammortizzati da almeno 24 mesi.
- Stessa presunzione anche per progetti realizzati da una ESCo (Energy Service Company) con contratto EPC che garantisca i risultati.
Cumulo con altri incentivi
È possibile cumulare l’iperammortamento con altri incentivi nazionali o europei, ma:
- Non si possono coprire le stesse voci di spesa.
- Il totale degli aiuti non può superare il costo effettivo dell’investimento.
La base di calcolo va netta di altri contributi ricevuti.
Validità temporale
Il nuovo iperammortamento sarà valido solo per il 2026. Tuttavia, le imprese potranno concludere la consegna dei beni entro 30 giugno 2027, a condizione che venga versato un acconto di almeno il 20% entro il 2026.
Gestione tramite piattaforma GSE
La piattaforma per la richiesta e la gestione degli incentivi sarà gestita dal GSE, come già avvenuto con il Piano Transizione 5.0. Al GSE spetterà anche il controllo dei progetti.
Cosa resta da chiarire
- Serve un decreto attuativo (MIMIT con MEF e MASE) per definire i dettagli.
- L’incentivo sarà automatico, ma le imprese dovranno fare comunicazioni specifiche e presentare certificazioni.
- Non è chiaro se il criterio sarà legato al singolo bene acquistato o a un progetto di efficientamento complessivo.
- Alcune aziende chiedono di limitare il beneficio solo ai beni prodotti in Europa, ma al momento non è previsto.
- Il piano dura solo un anno, nonostante si fosse ipotizzato un orizzonte triennale per facilitare la pianificazione industriale.
In sintesi
Il nuovo iperammortamento 2026 introduce un importante incentivo per chi investe in innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, con aliquote fiscali molto vantaggiose, soprattutto in ottica “green”. Resta da attendere il decreto attuativo per chiarire tutti i dettagli operativi.